LA SCUOLA DELL’INFANZIA DI ROSORA FESTEGGIA COSÌ LA FINE DELL’ANNO SCOLASTICO

Non si può non raccontare la festa di fine anno scolastico che la Scuola dell’Infanzia di Rosora è riuscita a realizzare venerdì 17 giugno, dopo il lungo stop in presenza, per la pandemia. Dalle 15 la festa ha avuto inizio durante l’orario scolastico, ed ha visto bambini e maestre all’opera con il gioco teatrale “A tutto tondo”, per concludersi poi a notte fonda, supini sotto la volta del cielo stellato, presso l’Osservatorio situato nella suggestiva località di Tassanare, dove lo stesso è collocato ormai da qualche anno.
Il tutto passando per una merenda cena molto serena e gradevole.
Una festa in presenza, un evento tanto atteso dalle famiglie e reso possibile anche dalla costanza delle insegnanti per un sano e salutare divertimento. Tanti i gesti di affetto da parte delle famiglie verso le tre maestre Anna Rita, Orietta e Cecilia nel corso dell’intera festa. La location (giardino dell’Elfo Smemo già dedicato dal Comune di Rosora a questa scuola anni fa) non poteva che essere adatta ad ospitare un … “circo a tutto tondo”, dove bambini e maestre erano Clowns di eccezione, su musiche coinvolgenti e con abiti adattati allo scopo.
Il giardino, addobbato per l’occasione, ha riunito in sé natura e atmosfera circense, grazie anche all’aiuto della collaboratrice, per l’allestimento e dei genitori per ovviare, con vari gazebo, al fin troppo bel tempo.
Particolarmente emozionante l’uscita in parata dei clown dalla scuola ed il loro arrivo al giardino dove i piccoli erano “scortati” ed attesi dalle loro famiglie in uno spazio grande, ai piedi della storica torre del borgo di Rosora.
Ogni bambino ha potuto esibire e liberare capacità ed espressività davanti ad un pubblico di familiari molto coinvolti e divertiti, tra cui l’ex dirigente scolastica e pittrice Massaria Luigina, che anni fa aveva attuato con i bambini e le maestre di questa scuola un bellissimo percorso artistico. Affezionata sempre al mondo della scuola, ha elogiato la bellezza ed il prezioso lavoro svolto, nell’importanza dell’autenticità espressiva attraverso i vari linguaggi, come anche quello grafico-pittorico, qui evidenziato da un murales scenografico, creato con pitture a tema da parte di ogni bambino. Più di un’ora divertentissima e forse volata fin troppo presto, tra musica, gestualità, psicomotricità, improvvisazione e quant’altro.
Pur nei limiti dovuti ancora alla criticità di questo particolare periodo, quanto realizzato è stato un percorso durato il tempo di un anno, attraverso strategie metodologiche ormai consolidate dall’insegnante Giampaoletti, apprezzate dai convenuti e molto ben condivise con la collega Brunori ed in questo anno scolastico anche con la collega Fattori, attraverso cui “l’inclusione” di ciascun bambino ha trovato un’effettiva e profonda attuazione.
A seguire l’apertura del già allestito “mercatino”, pieno di lavori e manufatti suggestivi che hanno coinvolto i bambini insieme al Personale scolastico, utilizzando in forma creativa il tanto materiale donato a questa scuola negli anni, da famiglie e conoscenti, apprezzato ed utilizzato nel momento opportuno.
La festa è il risultato di quella “cura” di cui i genitori hanno ringraziato le insegnanti per l’impegno verso i loro figli, ma la cui ef fettiva realizzazione dipende sempre dallasinergia tra scuola e famiglia per cui la stessa cura che pongono le maestre, non può realizzarsi pienamente senza la cura da parte delle famiglie. A conclusione della prima parte della festa un augurio e un significativo messaggio a tutti con la danza del creato che alcuni bambini in particolare avevano espresso il desiderio di eseguire.
Finire poi la giornata di notte (così comeproposto dalla Rappresentante di sezione), con una pila accesa, per raggiungere tutti insieme l’incantevole e suggestivo luogo sotto le stelle, ha significato condurre i bimbi (soprattutto i loro fratelli e sorelle) a porre all’esperto dell’osservatorio, Roberto Dolciotti, un’infinità di domande così come a rispondere alle sue.
Ogni stella cadente che sia un sogno da realizzare… Intanto qui se ne è vissuto uno: quello di ritornare via via ad una scuola festosa e sempre interessante nella sua espressività, con la speranza nel cuore che sia anche un inizio di ritorno alla “normalità”.
Anna Rita Giampaoletti
L’articolo è già stato pubblicato nel settimanale “VOCE della VALLESINA” del 26/06/2022



